Seguici:

Documentazione

Glossario ABC Salute
Il glossario ABC é uno strumento di facilitazione, pensato per agevolare la popolazione target del progetto nella comprensione della terminologia della salute e dei servizi.

É scritto in italiano facilitato (L2) per permetterne la comprensione anche da parte di chi si approccia per la prima volta in Italia alla lingua scritta; 

questa caratteristica ne permette l'utilizzo anche da parte di insegnanti di lingua italiana per stranieri.

 
 

 

ICARE - Emergenza Ucraina

Nell'ambito dell'emergenza Ucraina il progetto Icare produce in tempo reale documentazione bilingue.  Le informazioni sono raggiungibili anche nel link della regione Emilia - Romagna Emergenza Ucraina — Salute (regione.emilia-romagna.it) 
Cliccando i link di ogni singolo documento si potranno scaricare.

 

 

ICARE - Dichiarazione Certificato Covid

Nell'ambito dell'emergenza Ucraina il progetto Icare produce in tempo reale documentazione bilingue.  Le informazioni sono raggiungibili anche nel link della regione Emilia - Romagna Emergenza Ucraina — Salute (regione.emilia-romagna.it) 
Cliccando i link di ogni singolo documento si potranno scaricare.

 

ICARE per l'Emergenza Covid 19

Nell'ambito della emergenza Covid 19, il progetto ICARE ha realizzato una serie di aggiornamenti informativi tradotti in italiano facilitato L2 e in varie lingue, da diffondere alla popolazione target di progetto nelle strutture di accoglienza e comunità. Cliccando i link si potranno scaricare.

 
Piccoli gesti per contrastare il virus


 
 
 

Infografica realizzata in FASE 2


 
 
 
 
 

Rapporto di approfondimento sul tema del lavoro e delle dinamiche occupazionali dei cittadini stranieri in Emilia-Romagna, volto allo studio – mediante le diverse fonti informative a disposizione – delle caratteristiche occupazionali e delle traiettorie lavorative dei lavoratori stranieri, a confronto con quelle dei lavoratori italiani, avendo ben chiaro che l’inserimento lavorativo costituisce ancora oggi uno degli ambiti centrali del processo di integrazione dei cittadini stranieri.


 
 
 

La presente Linea guida I controlli alla frontiera – La frontiera dei controlli è stata progettata e sviluppata come uno strumento per i professionisti sociosanitari, le autorità sanitarie e gli stakeholder che partecipano al sistema di assistenza e di accoglienza dei migranti e dei richiedenti protezione internazionale, dal momento del loro arrivo e sino alla “presa in carico” nei centri.

Si ringrazia per la collaborazione l’Istituto Nazionale per la promozione
della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della
Povertà - INMP, che ha autorizzato la ristampa e l’utilizzo delle Linee
Guida nell’ambito del progetto ICARE



 
 
 

La presente pubblicazione vuole favorire la diffusione di queste linee guida al fine di facilitare la programmazione di strumenti operativi adeguati per assistere i richiedenti protezione internazionale in condizioni di particolare vulnerabilità, in qualunque fase del loro percorso di riconoscimento della protezione e ovunque siano ospitati, in quanto popolazione a forte rischio di sviluppare sindromi psicopatologiche a causa della frequente incidenza di esperienze stressanti o propriamente traumatiche.

Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Salute, che ha
autorizzato la ristampa e l’utilizzo delle Linee Guida nell’ambito del progetto
ICARE.


 
 
 

L’obiettivo generale delle presenti Linee guida consiste nel fornire delle indicazioni agli operatori impegnati nell’accoglienza dei e delle richiedenti asilo. In particolare, intendono fornire informazioni pratiche ed essenziali sul modo in cui ci si debba comportare di fronte a presunte vittime di mutilazioni genitali femminili, matrimoni forzati o altre pratiche dannose, e su come promuovere il loro accesso a risorse adeguate e sicure, nonché alla protezione internazionale per ragioni legate alla violenza subita. Le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati sono infatti forme di violenza contro le donne basate sul genere che possono – se riferibili alla donna richiedente asilo – costituire atti di persecuzione ai sensi della Convenzione di Ginevra delle Nazioni Unite sullo statuto dei rifugiati del 1951, e della Direttiva Qualifiche dell’Unione Europea.